Smalti

Sono composti da silicati (vetro) ridotti in polvere, la colorazione è ottenuta con l’aggiunta di ossidi metallici.
La polvere, messa in sospensione nell’acqua, viene applicata nelle cavità o nelle superfici da decorare e successivamente fatta fondere in appositi forni.
Diverse sono le tecniche e i metodi di smaltatura che brevemente riassumiamo:
Champlevé: consiste nell’applicazione degli smalti negli alveoli (vaschette) ottenuti con incisioni ad incavo (scavate).
Cloisonné: la polvere degli smalti viene inserita negli alveoli creati da sottili strisce metalliche (gabbie) saldate al corpo dell’oggetto.
Traslucido: ha come base un metallo inciso o cesellato a bassorilievo (figurazioni) che viene ricoperto di smalto trasparente, il variare di profondità dei bassorilievi e delle incisioni crea sorprendenti effetti di chiaroscuro.
Miniatura: si ottiene dipingendo con il pennello le varie polveri vitree sulla lamina metallica, precedentemente preparata con smalto di fondo (generalmente bianco) e controsmaltata, per evitare rotture e deformazioni durante le operazioni di cottura (fusione) e raffreddamento.
Cattedrale: tecnica nota anche come “a giorno” perché ricorda le vetrate delle chiese gotiche; è ottenuta applicando lo smalto su intelaiature traforate; durante la cottura lo smalto è trattenuto da lamine di mica (minerale costituito da silicati, si trova in sottili lamine che hanno la proprietà di sfaldarsi).

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