Orecchini a baule
Tipo di orecchino etrusco la cui forma ricorda quella di un baule. L’orecchino “a baule” consiste in una fascia a lamina d’oro decorata e incurvata a formare un cilindro quasi completo che veniva assicurata all’orecchino per mezzo di un gancio in filo d’oro passante per il foro del lobo.
Storia dei gioielli a Baule
La produzione etrusca inizia nell’VIII secolo con artigiani siriani e fenici come si rileva nelle tombe di Cerveteri, Vulci, Vetulonia, Tarquinia, e caratteristici erano spilloni, fibule, bracciali lavorati a sbalzo.
Ricordiamo la tomba Regoli-Galassi dove la filigrana prevale negli ori di tipo geometrico, mentre la granulazione giunge in Etruria insieme ai fermagli a pettine, agli orecchini a teca, a baule, agli anelli con castone ovale.
Gli Etruschi furono orafi di gran classe che allargarono l’oreficeria alla tecnica dello sbalzo, della stampiglia, degli anelli con castone aureo.
Dagli Etruschi i Romani copiano l’uso dell’anello come segno di diversificazione sociale e di ricchezza.
Etrusco era anche il medaglione circolare a borchia portato come amuleto dai bambini fino alla maggiore età.
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